LET IT BE: AVERE PIU’ CONTROLLO

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LET IT BE: AVERE PIU’ CONTROLLO

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Nel modello dell’IBP, il cercare di aumentare il proprio controllo sulla realtà rappresenta uno dei meccanismi automatici attraverso i quali cerchiamo di ridurre l’ansia e la sofferenza.
Leggendo questo articolo puoi verificare se ti ritrovi in alcuni di questi aspetti comportamentali e di pensiero.
Il fatto che il meccanismo sia automatico, ossia per lo più inconscio, deriva dal fatto che cominciamo a sviluppare questo tipo di difesa molto presto, quando siamo così piccoli da non riuscire a gestire in altro modo le nostre sofferenze. 
Ci sono diversi modi attraverso i quali cerchiamo di aumentare il controllo sulla realtà al fine di ridurre la nostra ansia. Al di là di quelle manifestazioni che vengono definite patologiche (come i disturbi ossessivo- compulsivi), ognuno di noi può cercare di attuare degli stratagemmi in quella direzione.
Alcuni esempi:
Tendiamo a trattarci come degli oggetti: occupandoci del nostro corpo come se fosse una macchina ad esempio con allenamenti fisici eccessivi. Oppure lavorando 13 ore al giorno alla ricerca della performance massima… magari senza trovare il tempo di andare in bagno.
Ci circondiamo di persone prevedibili: un gruppo di amici, un partner, rassicuranti in quanto sai già cosa si farà quando si starà insieme. Sempre gli stessi luoghi, sempre gli stessi argomenti e le stesse attività.
Ci leghiamo a delle routine: dall’ordine della propria camera da letto, al tragitto che facciamo per andare al lavoro, ai luoghi che scegliamo come vacanza.
 
Pianifichiamo tutto: prima di cominciare qualsiasi cosa, cerchiamo di immaginarci passo passo quello che succederà: dalla preparazione della vacanza alla spesa al supermercato.
Ci fissiamo su idee coriacee: idee impermeabili agli eventi; sono quelle idee che non cambiamo nemmeno se ci troviamo di fronte a dei fatti che evidentemente le disconfermano (saranno sempre eccezioni).Essendo automatico e inconscio, in genere non ci rendiamo conto di possedere questo meccanismo ma consideriamo piuttosto le nostre azioni come frutto di scelte consapevoli.
Anzi diremmo che sono le persone che non pianificano le vacanze come noi ad essere anormali.
Diremo che la routine ci rilassa e che la nostra vita è già abbastanza varia e stressante; che le persone che non si impegnano come noi sono delle smidollate.
Eppure se ci guardiamo da fuori possiamo ben renderci conto se siamo limitati da questa mania del controllo. Possiamo rendercene conto per come reagiamo tutte le volte che la vita va diversamente da come avremmo voluto.
Se ci irrigidiamo e sentiamo una forte tensione, allora quello è il meccanismo che stiamo usando.
Ovviamente il primo passo è rendersi conto dei proprio meccanismi di difesa, poi il segreto consiste nel ripetersi questo mantra: più cerco di controllare e più perdo il controllo. Più lascio che sia e più ho il controllo.
Il massimo controllo lo posso infatti ottenere cercando di perdere il controllo. Un po’ alla volta, un piccolo passo dopo l’altro.  

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