Effetto del falso consenso: che cos’è e da che cosa dipende

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Effetto del falso consenso: che cos’è e da che cosa dipende

Con effetto del falso consenso si intende la tendenza a sovrastimare la misura in cui in cui i propri comportamenti, credenze, qualità e atteggiamenti siano diffusi nella popolazione e condivisi da altre persone. In altre parole siamo convinti che gli altri, quando si trovano in situazioni come le nostre, avrebbero i nostri stessi pensieri e si comporterebbero alla stessa nostra maniera.

Si tratta di una euristica di giudizio in cui, in situazioni di incertezza – quando abbiamo dei dubbi – si utilizziamo le nostre opinioni per prevedere quelle degli altri.

Questo effetto ha avuto conferma sperimentale più di trent’anni fa, nel lontano 1977, quando Ross, Greene e House condussero un semplice, ma geniale, esperimento. Essi chiesero ad alcuni studenti se fossero disposti o meno, in cambio di un compenso, a girare per 30 minuti per il campus universitario con un cartello pubblicitario appeso al collo, ovvero diventando un sandwich umano, con la scritta “Eat at Joe’s!” (Mangia da Joe!).
Il 62% degli studenti rispose affermativamente e, ovviamente, il 38% risposte negativamente.
Subito gli sperimentatori chiesero ai partecipanti di stimare la percentuale degli studenti che avrebbe accettato quel tipo di lavoro. Il risultato fu il seguente:

  • i soggetti che avevano risposto “farei il sandwich umano” risposero che la maggior parte degli altri studenti (il 68%) sarebbe stata disposta a fare il cartellone vivente;
  • i soggetti che avevano risposto “non farei l’uomo sandwich” risposero, in maniera speculare, che la maggior parte degli altri studenti (il 67% in questo caso) NON sarebbe stata disposta a fare il cartellone vivente.

Risulta evidente che 2 studenti su 3 immaginino che il comportamento degli altri studenti rispecchi il loro, qualunque esso sia!!!

Ma da che cosa dipende il falso consenso?

  1. Prima di tutto passiamo il nostro tempo e le nostre esperienze soprattutto con persone simili a noi, che condividono i nostri stessi atteggiamenti e opinioni.
  2. In secondo luogo ritenere che gli altri la pensino come noi è rassicurante e ci dà conferme sulle nostre idee.
  3. Inoltre applichiamo spesso una modalità di pensiero egocentrico: ci convinciamo che “i nostri pensieri siano più veri e corretti”.

Quindi la prossima volta che pensiamo “chi non farebbe questa cosa?” fermiamoci a riflettere se quello che pensiamo rappresenta veramente la realtà o solo un artefatto della nostra mente.