Leadership somatica: il corpo come alleato del leader consapevole

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Leadership somatica: il corpo come alleato del leader consapevole

In un mondo professionale dominato dalla razionalità e dalla performance, si sta facendo spazio un approccio innovativo e profondamente umano: la leadership somatica. Un modello che ribalta la prospettiva classica basata sulle sole competenze cognitive, per integrare corpo, emozioni e consapevolezza neurofisiologica come strumenti di guida e relazione.

Che cos’è la leadership somatica?

La leadership somatica è un approccio alla leadership basato sulla connessione tra corpo e mente. Deriva dal concetto di embodiment, ovvero “incarnazione”: la capacità di vivere pienamente nel corpo, di ascoltarlo e di usarlo come guida nelle interazioni quotidiane. Non è una moda new age né un esercizio spirituale astratto: è un sistema radicato nella neurofisiologia, nella pratica e nell’efficacia concreta.

Motivo #1 – Ritrovare lo stato di risorsa

Ogni leader, come ogni atleta, può trovarsi a performare sotto pressione: scadenze, conflitti, presentazioni pubbliche, decisioni difficili. Anche con ottime competenze, in situazioni di stress il corpo può sabotare la mente.

Il corpo reagisce agli stimoli attivando il sistema nervoso autonomo:

  • In iperattivazione, entriamo in modalità “attacco o fuga”: battito accelerato, respiro corto, tensione muscolare. La corteccia prefrontale (sede della razionalità) si “spegne” parzialmente, rendendo difficile prendere decisioni lucide.
  • In ipoattivazione, invece, entriamo in uno stato di disconnessione, torpore, demotivazione. Può sfociare in burnout o in comportamenti evitanti.

Lo stato di risorsa è il punto di equilibrio: il luogo psico-fisico in cui possiamo accedere a tutte le nostre competenze cognitive, relazionali ed emotive. Il leader efficace è colui che sa riconoscere il proprio stato e usare il corpo per ritornarvi. Come?

✅ Strumenti pratici suggeriti:

  • Defocalizzare lo sguardo (guardare l’orizzonte): aiuta ad attivare il sistema parasimpatico e calmare il sistema.
  • Passeggiare in natura: cinque minuti possono avere effetti profondi sul sistema nervoso.
  • Respiro somatico (sospiro fisiologico): inspirare profondamente, aggiungere un secondo colpo d’aria, poi espirare completamente. Due o tre respiri di questo tipo calmano l’iperattivazione.

“Lo stato di benessere è un respiro più in là” – cit. Beth Bardovi

Motivo #2 – Allenare la finestra di tolleranza

Rimanere in uno stato di risorsa anche sotto pressione non è una magia, ma un allenamento. Il nostro sistema nervoso ha una “finestra di tolleranza”: uno spazio interno entro cui tolleriamo gli stimoli senza andare in iper o ipo-attivazione.

Maggiore è questa finestra, maggiore è la nostra resilienza.

✅ Come si allena?

  • Con esposizione graduale agli stimoli: public speaking, feedback difficili, negoziazioni complesse.
  • Con pratiche corporee volontarie: respiri di caricamento (respiri energici e veloci, seguiti da calma e radicamento) che abituano il corpo a gestire la tensione in modo controllato.

Motivo #3 – Prendersi cura del corpo per agire con lucidità

Viviamo in una cultura che ha separato mente e corpo. Ma come dimostrano sempre più studi neuroscientifici, il corpo è un veicolo di percezione e interpretazione costante. Per ogni segnale che il cervello invia agli organi, ne riceve nove in risposta. Questo significa che lo stato fisiologico del corpo influenza direttamente il nostro modo di pensare e reagire.

Un corpo teso, contratto, affaticato manda segnali al cervello che ci dicono che siamo in pericolo. Anche un semplice commento neutro del partner o di un collega può così essere interpretato come un attacco.

✅ Il corpo va scaricato e curato:

  • Stretching quotidiano (ad es. dell’ileopsoas)
  • Micro-pause durante la giornata per respirare e rilassare il sistema
  • Routine di defaticamento fisico dopo il lavoro (es. yoga, camminate, respirazione guidata)

Il corpo è parte della leadership

L’approccio somatico alla leadership non è una tecnica tra le tante: è un cambio di paradigma. Riconoscere il corpo come alleato, sapere come regolare il proprio stato interno, allenare la presenza e la lucidità… tutto questo è leadership.

Non bastano le parole, servono pratica e costanza. Ma anche piccoli cambiamenti – come un respiro consapevole prima di inviare una mail impulsiva – possono fare una grande differenza.

Come dice l’autore del video:

“Non possiamo sempre controllare la mente con la mente. Ma possiamo partire dal corpo.”